
Dal post di Piero Massafra:
Per il volume che si propone, Gino Cecchettin, può scrivere quanto segue, e quanto segue basta a presentare un libro da leggere diffondere e meditare
“La violenza di genere è una ferita che lacera le nostre comunità, le nostre famiglie e, purtroppo, le nostre vite. È una realtà che ho conosciuto da vicino, con una brutalità che ha cambiato per sempre il mio modo di guardare il mondo. Questo libro, che raccoglie testimonianze e riflessioni sulle dinamiche della violenza di genere, rappresenta un faro prezioso in un mare spesso confuso dove troppo spesso le vittime restano inascoltate e i segnali ignorati. Leggere queste pagine mi ha portato a riflettere sul confine sottile tra il “prima” e il “dopo” di ogni tragedia. Ho trovato in queste storie e in queste analisi un’importante conferma: la violenza non nasce dal nulla, non è mai un fulmine a ciel sereno. Essa si insinua nelle relazioni, cresce nell’ombra, lasciando segni che solo una società più attenta può imparare a riconoscere e prevenire.
Queste nove storie vere di donne coraggiose sono un ritratto autentico di una realtà troppo spesso ignorata, una realtà che esige di essere raccontata e ascoltata. Sono storie di sofferenza, ma anche di resilienza, di rinascita, di forza. Ogni racconto ci porta dentro a un mondo oscuro fatto di violenza fisica e psicologica, in cui alcuni uomini, forse troppi, credono di poter esercitare un diritto di possesso sulle donne che dicono di amare. Nel loro sguardo, tuttavia, non c’è solo il dolore. C’è la voglia di ribellarsi, di rompere le catene invisibili che le legano a relazioni malate dove l’amore si mescola alla manipolazione, dove la premura si trasforma in controllo e dove ogni violenza, anche quella più sottile, viene accettata come una normalità.
Ma normalità non è. Mai!”